Pesci Marini che Risalgono i Fiumi: Esempi e Caratteristiche

In Italia, tra le 48 specie di pesci d’acqua dolce, sette compiono migrazioni tra il mare e le acque interne per motivi riproduttivi. Questi organismi effettuano la migrazione in un solo senso, morendo dopo la riproduzione senza fare ritorno all’ambiente di provenienza.

Pesci Anadromi e Catadromi

Esistono pesci che trascorrono la maggior parte della loro vita nei mari e negli oceani, ma che quando devono riprodursi, ritornano ai fiumi dove sono nati. Lì, nella maggior parte dei casi, si riproducono e poi muoiono, lasciando una numerosa nuova generazione, che, quando raggiunge lo stato adulto, ritorna al mare. Questi pesci sono conosciuti come anadromi. Viceversa, esistono pesci che seguono il processo contrario. Passano tutta la vita in corsi d'acqua dolce e vanno nel mare solo per riprodursi. Sono detti pesci catadromi.

Esempi di Pesci Migratori

Il Salmone Atlantico (Salmo salar)

Salmo salar è il salmone per antonomasia. Possiede testa subconica, non molto grande rispetto al corpo, con la bocca che raggiunge l’occhio, e che permette di distinguerlo dalla trota di mare. La livrea è argentea, con alcuni punti neri sul dorso e lungo la linea laterale. Il notevole sqaurcio boccale e la presenza di molti denti, fa di questo pesce e dei Salmonidi dei carnivori temibili.

Il salmone ha denti sulle mascelle, sugli intermascellari, sul palatino, sulla lingua e nell’esofago. Mancano invece nel vomere (anche se non è completamente liscio, soprattutto nella porzione anteriore), e questo permette di distinguerlo dalle trote. La bocca si presenta uncinata all’apice, e forma una sorta di becco tipico degli esemplari adulti.

Il salmone che arriva dal mare, si presenta con una bella livrea argentea, con dorso bluastro, per poi divenire rosso scuro, comprese le pinne natatorie. Le femmine diventano quasi nere. Quando raggiungono il luogo adatto alla costruzione del nido, dove sono nati molti anni prima, depongono le loro uova e perdono la livrea nuziale. Stremati, e consumato tutto il grasso di riserva per lo sviluppo delle gonadi, la carne perde di consistenza e diviene acquosa.

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Le uova dei salmoni Atlantici sono adesive e una volta deposte, non essendo galleggianti, precipitano sul fondo. Vengono quindi nascoste tra i ciotolo o la vegetazione e poi lasciate in loco. Se l'uovo è stato fecondato comincia ad assorbire acqua, poi lo strato esterno si indurisce, e successivamente comincerà il processo di sviluppo dell'embrione. Durante le prime settimane, da 3 a 8, si nutriranno esclusivamente delle riserve del sacco vitellino. Esaurite le riserve, i piccoli avanotti, detti fry, cominceranno a nutrirsi da soli.

Nella prima fase di sviluppo, che va da 1 a 8 anni, o fase giovanile, detta anche parr, somigliano alle trote fario. La seconda fase è detta smolt. Tale strategia è mirata naturalmente a minimizzare il rischio di essere predati. Gli esemplari smolt sono lunghi in media dai 7 ai 30 cm., e pesano dai 10 agli 80 - 100 grammi.

Nei fiumi i salmoni si nutrono di insetti e di crostacei, e solo più tardi di sanguinerole. Arrivati al mare, nella fase post-smolt, si ha la trasformazione completa. La crescita è rapida, tuttavia la biologia di questo pesce, in mare, è poco nota, e ha affascinato moltissimo gli studiosi.

In alcune aree dell’Atlantico, gli esemplari trascorrono in mare da 1 a 5 anni, e passano da 50 gr. a 1 - 25 Kg., per una lunghezza che va da 45 a 135 cm. Occasionalmente, sono stati catturati individui di 35 Kg. Individui di altre popolazioni risalgono i corsi d’acqua, per poi tornare in mare, solo al terzo anno di età, quando viene chiamato grisle.

Durante il passaggio dalle acque dolci a quelle salate, non si assiste a nessun periodo di adattamento, ovvero manca il cosiddetto periodo di acclimatazione. Spesso, l’attraversamento degli estuari avviene di notte, per ridurre il rischio di essere predati. In acque salate, la velocità del nuoto, aumenta.

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I salmoni del Pacifico, che muoiono dopo la deposizione delle uova, sono stati attentamente studiati da Hasler, che ha dimostrato che il ritorno negli esatti luoghi di origine è guidato da una sorta di mappa olfattiva, che i salmoni elaborano ed acquisiscono allo stadio parr quando scendono a valle, per raggiungere il mare. Subiscono quindi una sorta di imprinting olfattivo sia del corso d'acqua principale che di eventuali altri corsi d'acqua che incontrano durante la discesa.

Lo Storione

Gli storioni risalgono i fiumi a scopo riproduttivo, ma trascorrono la maggior parte della vita in mare. Il corpo di A. naccarii è slanciato, con sezione subcilindrica. Rispetto allo storione comune, ha testa più larga e tozza, ornata da placche ossee disposte in maniera simmetrica sui lati e sulla fronte. Il muso è più tozzo e corto, ad apice arrotondato e profilo superiore concavo, con gli scudi ossei di rivestimento più rilevati. La lunghezza del muso non supera un terzo di quella della testa.

La bocca dello storione Cobice è ampia, ventrale, tubolare e protrattile, con il labbro posteriore, meno evidente che in A. sturio, sottile e nettamente inciso. La cavità orale, nello storione Cobice termina poco dopo l'estremità anteriore dell'opercolo, mentre nello storione comune termina a metà. L'apertura orale è preceduta da quattro barbigli che si originano più vicino all'estremità del muso che alla bocca. I barbigli non sono appiattiti e, se rivolti all'indietro, non raggiungono il labbro superiore.

I primi scudi ossei della serie dorsale sono più piccoli dei successivi. Non sono mai presenti serie supplementari di placche ossee tra la serie di scudi ossei dorsali e quelle laterali. La colorazione del dorso e dei fianchi è bruna, tendente al nero od al verdastro, il ventre è biancastro. Appare simile a quella dello storione comune, tranne che per le pinne che sono verdastre invece che rosee. Gli scudi dorsali e laterali sono bruno-verdastri, mentre gli scudi ventrali possono assumere anche sfumature rosee.

Gli storioni sono principalmente predatori e si alimentano sul fondo catturando molluschi e altri invertebrati e occasionalmente pesci. In Italia la specie è autoctona. È stato segnalato in tutti i mari, ma abita anche nei fiumi. Oggi, però, la presenza dello storione in acque interne è piuttosto scarsa. In mare predilige fondali sabbiosi e profondi 40-150 metri. In acque interne frequenta fiumi a grande portata con correnti lente e profonde, fondali melmosi, ghiaiosi o sabbiosi, prediligendo le buche più profonde dei fiumi.

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L'Anguilla Europea (Anguilla anguilla)

Le anguille europee sono soggette alla pressione della pesca in tutte le fasi del loro ciclo di vita, dal novellame all'adulto, e la mortalità per pesca è molto elevata. L’anguilla è inserita nell’allegato III del Protocollo SPA/BIO della Convenzione di Barcellona e nell’allegato II della CITES. Le principali minacce dell’anguilla comprendono diversi impatti di origine antropogenica sugli ecosistemi delle acque continentali che si ripercuotono sugli stadi del ciclo vitale dell'anguilla che si svolgono in questi sistemi (intera fase di accrescimento dallo stadio giovanile, detto cieca, a quello adulto, denominato argentina).

Minacce e Conservazione

Nella versione più recente della Lista rossa, la lampreda di mare è in pericolo critico; dati IUCN del 2013 riportano che la consistenza numerica della popolazione in Italia è meno di 50 individui ed è presente con una sola popolazione riproduttiva nel fiume Magra in Liguria. Per queste ragioni è valutata In Pericolo Critico (CR).

Anche per il salmone le prospettive di un futuro roseo sono davvero basse. Tra le cause principali la pesca eccessiva in mare, il degrado degli ambienti di acqua dolce, e da ultimo, i cambiamenti climatici su grande scala come la North Atlantic Oscillation (NAO), la Atlantic multi-decadal Oscillation (AMO), che hanno determinato notevoli cambiamenti della temperatura superficiale del mare (sea surface water temperature, SST), ai quali i salmonidi sono particolarmente sensibili. Friedland (2009) ha evidenziato le correlazioni tra i fattori abiotici della rete alimentare del mare, con particolare riguardo ai salmoni Atlantici.

Tabella Riassuntiva delle Specie Migratrici

Specie Tipo di Migrazione Stato di Conservazione Note
Salmone Atlantico (Salmo salar) Anadroma Vulnerabile Affronta minacce come pesca eccessiva e cambiamenti climatici.
Storione (Acipenser spp.) Anadroma Criticamente Minacciato Popolazioni ridotte a causa della perdita di habitat e della pesca.
Anguilla Europea (Anguilla anguilla) Catadroma Criticamente Minacciata Soggetta a forte pressione della pesca e degrado ambientale.
Lampreda di Mare (Petromyzon marinus) Anadroma Criticamente Minacciata Presenza limitata a poche popolazioni riproduttive.

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