Guida all'Acquisto del Miglior Pesce Bianco

Il pesce è un alimento prezioso per una dieta sana ed equilibrata, ricco di nutrienti essenziali come proteine, vitamine e acidi grassi Omega 3 e Omega 6. Questi ultimi, in particolare, sostengono il sistema immunitario e nutrono la cute, rendendo il pelo degli animali (e i capelli umani) più sano e lucido. Ma come orientarsi nella scelta del pesce migliore, soprattutto quando si cerca un'opzione sostenibile ed economica?

Pesce e Sostenibilità: Una Scelta Consapevole

Sostenibilità è uno dei termini più importanti del mondo moderno e riguarda praticamente ogni aspetto della nostra vita, soprattutto quello alimentare. La pratica del mangiare il pesce, ad esempio, ci pone di fronte a scelte importanti per la salute del mare. Spesso, ci limitiamo a consumare sempre le stesse 3-4 varietà più conosciute, portando a un impoverimento del mare e al rischio di estinzione di alcune specie a causa della pesca intensiva.

Pesca Sostenibile: Cosa Significa?

I concetti di pesce e pesce sostenibile suggeriscono la necessità di scegliere i pesci da pescare non seguendo la richiesta del mercato, ma considerando fattori come la vitalità a lungo termine della specie e il benessere degli oceani più in generale. Questo approccio, nato intorno agli anni ’90 grazie ai movimenti ambientalisti, si è arricchito di studi, tecniche di pesca innovativa, valutazioni circa la grandezza, la provenienza, la stagionalità del pesce e la sua etichettatura.

Anche consumatori e clienti "ordinari" possono seguire i principi di pesca sostenibile, un movimento che sarà necessariamente la pesca del futuro. Come fare? Imparando a conoscere meglio tutte le specie di pesce che possiamo comprare e non orientandoci solo su quelle più famose e richieste.

Come Riconoscere il Pesce Sostenibile

Consapevolezza vuol dire non solo conoscere un maggior numero di specie ittiche, ma anche imparare a leggere l’etichetta di quello che compri per avere gli strumenti necessari a capire la sua effettiva sostenibilità. Non tutte le specie di pesce possono essere pescate in ogni momenti dell’anno, non si possono pescare pesci di qualunque taglia o età e alcune metodologie di pesca sono vietate: proprio per questo è fondamentale leggere l’etichetta, dove devono essere riportate la zona di pesca o di allevamento da cui proviene il pesce, la sua taglia (e così anche l'età) e il metodo specifico con cui è stato pescato/allevato.

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Specie a Rischio Estinzione

Quali sono dunque le specie a rischio estinzione nei nostri mari? Sono le specie che meglio conosciamo, le più consumate e le più richieste, a partire proprio da salmone e pesce spada, in cima alle classifiche degli acquisti. Ecco le specie di cui sarebbe meglio limitare il consumo, per il benessere dei mari e della razza stessa:

  • Salmone: A causa dell’elevata richiesta negli ultimi 20 anni i sono stati sovrasfruttati gli stock di salmone selvaggio europei, baltici e americani: la specie è quasi scomparsa; per sopperire sono stati avviati tantissimi allevamenti e acquacolture, parte dei quali con metodo intensivo.
  • Pesce spada: Pesce richiestissimo e per questo, purtroppo, finito nelle mire della pesca di frodo soprattutto dei giovani esemplari, così tanto da ridurre la capacità riproduttiva della specie e quindi portandola a essere classificata come a rischio di estinzione.
  • Tonno rosso: Questa particolare varietà di tonno è impossibile da allevare e per questo si è fatto grande uso degli stock disponibili in particolare allungando il periodo di pesca di 3-4 mesi.
  • Crostacei come astice, aragosta o gambero tropicale sono a rischio estinzione a causa delle reti a strascico che creano gravi danni al fondale marino, nei primi due casi, o allevamenti intensivi.
  • Merluzzo, dentice, cernia e verdesca: Non sono in grado di sostenere i ritmi di pesca elevati perché sono tutte razze dai riproduttivi molto lenti; pescarli vuol dire mettere a rischio non solo le specie di riferimento, ma tutto l'ecosistema marino.

Pesce Sostenibile: Quali Specie Preferire?

Ma se tutte le varietà sopra nominato vanno consumate con parsimonia, che pesce puoi mangiare? In realtà sono tantissime le varietà di pesce considerato sostenibile, ovvero la cui pesca è a basso impatto ambientale e non rovina né la conservazione della specie né l’ecosistema marino.

  1. Sarde e sardine: Si riproducono in maniera veloce e nel corso di tutto l’anno. Ricche di omega -3 e antiossidanti, è importante sceglierle da pesca certificata sostenibile e della taglia massima di 11 cm.
  2. Sgombro: La sua riproduzione è più "allungata" rispetto ad altre specie e soprattutto veloce: questo fa sì che lo sgombro si possa mangiare quasi tutto l'anno.
  3. Cefalo o muggine: Resiste bene alle pratiche di pesca commerciale e, quando è allevato, viene allevato quasi sempre in maniera non intensiva.
  4. Palamita: Ha un ciclo di vita breve e quindi sopporta bene la pesca commerciale.
  5. Tonnetto alletterato e tonnetto striato: Un’ottima alternativa al tonno perché molto più sostenibili.
  6. Branzino o spigola: È diventato sostenibile di recente grazie agli allevamenti realizzati con tecniche non intensive.
  7. Aguglia: Non è soggetto alla pesca intensiva e sopporta bene quindi i ritmi commerciali.
  8. Pagelli (bastardo, occhione, fragolino): Il bastardo ha carni meno pregiate ma un ottimo profilo nutritivo e una grande velocità nel riprodursi, e il fragolino è una via di mezzo tra di due, con un ciclo di vita veloce e carni sode, compatte, discretamente pregiate.
  9. Lampuga: Ha una crescita molto veloce e non è particolarmente disturbata dalle pratiche di pesca, tanto che non ha una taglia minima indicata.
  10. Sarago: La sua popolazione raddoppia in pochi anni e quindi sopporta bene gli effetti della pesca commerciale.

Come Riconoscere il Pesce Fresco

Comprare il pesce fresco non è sempre cosa semplice. Solitamente, il pesce può considerarsi fresco se presenta un occhio vivido («in rilievo»), il caratteristico muco protettivo che vela la sua sagoma, le branchie rosse e il c.d rigor mortis. Incidono quindi sulla sua “tenuta” sia il tempo che le modalità di pesca e conservazione.

Per quanto riguarda i molluschi bivalvi, per scongiurare qualsiasi rischio per la salute, diffidare dalla vendita in ammollo (quando cioè i molluschi bivalvi sono esposti in recipienti d’acqua), a meno che il locale non abbia una previa autorizzazione. All’acquisto, devono essere vivi e chiusi e non emanare alcun odore sgradevole (poiché non è da escludere che una cozza chiusa sia comunque morta).

Pesce Economico ma Nutriente

Per chi ama il pesce, ma vuole spendere poco, la scelta non deve ricadere necessariamente sull’acquacoltura. Il pescato offre infatti delle soluzioni parimenti economiche a partire da quello azzurro, definito non a caso “povero”. Il pesce azzurro si distingue come la categoria più economica e nutriente.

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Tra i pesci azzurri, lo sgombro merita una menzione speciale. Spesso sottovalutato, questo pesce è un vero e proprio tesoro nutrizionale. Con circa 170 calorie per 100 grammi, lo sgombro offre 17 grammi di proteine di alta qualità e 11 grammi di grassi salutari, principalmente insaturi.

Tabella Nutrizionale Comparativa (Esempio)

Pesce Calorie (per 100g) Proteine (per 100g) Grassi (per 100g) Omega 3
Sgombro 170 17g 11g Alto
Sardina 160 20g 9g Alto
Acciuga 131 20g 5g Medio

I pesci elencati rappresentano la miglior combinazione tra economicità e valore nutrizionale. Il mare ci offre una varietà di pesci economici ma ricchi di nutrienti. Scegliendo saggiamente, potete godere di pasti deliziosi e salutari senza spendere una fortuna.

Consigli Finali

  • Occhio all’etichetta! Leggere attentamente le informazioni sull'origine, il metodo di pesca e la taglia del pesce.
  • Stai attento alla misura! Preferire pesci di taglia adeguata, evitando esemplari troppo piccoli che potrebbero non aver raggiunto l'età riproduttiva.
  • Conserva correttamente il pesce: Il pesce deperisce facilmente e pertanto va mangiato il prima possibile, al massimo il giorno dopo l’acquisto.

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